Storia

La prima ricognizione sistematica dell’attività letteraria di Palazzeschi risale al 1982 e si deve all’opera pionieristica di Anna Grazia D’Oria. La Bibliografia degli scrittidi Aldo Palazzeschi, fino ad oggi senza alcun dubbio uno strumento essenziale e imprescindibile per lo studio dell’opera palazzeschiana, raccoglie per la prima volta 520 voci bibliografiche (poesie, romanzi, novelle, scritti sparsi, recensioni, interviste, e in appendice opere inedite, opere tradotte e una selezione di lettere pubblicate in volumi e riviste), disposte in ordine cronologico (dal 1905 al 1980) con numerazione progressiva e corredate da una breve descrizione.

L’eredità culturale palazzeschiana è stata mantenuta viva, nel corso degli anni, grazie all’incessante attività del Centro Studi “Aldo Palazzeschi” dell’Università di Firenze che cura la conservazione del patrimonio documentario lasciato da Palazzeschi e promuove iniziative scientifiche volte a rinnovare l’interesse per la sua figura nel panorama letterario. Il Centro Studi si è affermato come polo di riferimento internazionale per gli studi palazzeschiani, puntando a un lavoro di periodico aggiornamento bibliografico che si è concretizzato nelle bibliografie edite nella collana dei Meridiani (curate da Gino Tellini in Tuttii romanzi e da Adele Dei in Tutte le poesie) e nelle note biobibliografiche dei volumi pubblicati per la collana Oscar Mondadori (curate da Simone Magherini).

 Tuttavia la frammentarietà degli interventi di aggiornamento delle fonti descrittive ha evidenziato la necessità di un ripensamento critico dello strumento bibliografico di riferimento, in grado di rispecchiare la continua evoluzione delle pubblicazioni palazzeschiane.

 La Bibliografia informatizzata si propone quindi come uno strumento efficace per gestire in modo organico e sistematico le informazioni provenienti da fonti eterogenee (come bibliografie cartacee già esistenti, aggiornamenti bibliografici, cataloghi bibliotecari) e prevenire la dispersione e la disorganicità delle informazioni.